La finalità ultima della certificazione SFP è quella di coinvolgere il consumatore in scelte di acquisto più consapevoli e supportare le Organizzazioni nella comunicazione trasparente al mercato.
L’Organizzazione che si certifica, da un lato assume l’impegno di stimolare il miglioramento delle condizioni etico sociali dei diversi anelli della sua filiera di produzione; dall’altro, si impegna a rendere trasparente al consumatore la filiera da cui un prodotto proviene, la localizzazione dei fornitori e degli attori coinvolti nel processo di realizzazione finale del prodotto e le relative informazioni.
Così facendo l’Organizzazione può comunicare al mercato l’«impronta sociale» di un suo prodotto, contrassegnandolo con un’apposita etichetta e associandovi ulteriori informazioni con altri mezzi (tra cui il web). L’«impronta sociale» è misurata attraverso l’uso di appositi indicatori, i quali sono sottoposti al parere del Comitato di Stakeholder dello schema SFP.
A seconda del numero, del tipo e del dettaglio degli indicatori, l’etichettatura SFP prevede due livelli:
- Livello base: rappresentato dalla lettera «A»
- Livello approfondito: rappresentato dalle lettere «AAA»
Per favorire il dibattito pubblico e la trasparenza delle informazioni, imprese, Organizzazioni, Associazioni, cittadini ed altri attori del sistema, possono liberamente fornire indicazioni e suggerimenti sulla certificazione.
All’interno del Regolamento tecnico per la certificazione SFP sono indicate modalità e procedure per ottenere la certificazione.
È stata avviata una prima fase con il coinvolgimento di oltre 20 aziende operanti in diversi settori merceologici a livello nazionale. I risultati finali saranno presentati entro fine marzo 2015.
Aspetti chiave dello schema
- La SFP è una certificazione di Prodotto con durata triennale, decorrente dalla data di emissione del certificato.
- La certificazione prevede lo svolgimento di una verifica di certificazione presso il Cliente (on-site) ed è soggetta a una verifica di mantenimento annuale nei due anni seguenti.
- L’Organizzazione che intende ottenere la certificazione SFP per un proprio prodotto deve univocamente identificare:
- il prodotto da etichettare con i codici, nomi, marchi, tipo di confezione ecc. con cui esso è immesso sul mercato;
- la catena di fornitura, con una profondità ed estensione definite dall’Organizzazione in funzione di quanto specificato nelle IPE (Indicatori di Profondità ed Estensione che vengono stabilite dal Social Footprint Group al fine di rendere confrontabile l’impronta sociale di prodotti simili e garantire omogeneità fra le comunicazioni provenienti da Organizzazioni diverse);
- i siti produttivi coinvolti ed il loro contributo specifico alla realizzazione del prodotto all’interno dei confini della filiera così definita.
- L’Organizzazione deve provvedere a monitorare gli indicatori previsti dalla SFP identificati all’interno del Regolamento, sia per quanto riguarda la propria Organizzazione che i propri fornitori.
- La responsabilità per la correttezza delle informazioni fornite al mercato, sia attraverso le etichette di prodotto, sia attraverso informazioni aggiuntive sul sito web, è in capo all’Organizzazione che si certifica.
- All’Organismo di Certificazione spetta verificare che l’Organizzazione disponga di un sistema che sia in grado di raccogliere, elaborare, controllare e comunicare al mercato i dati richiesti rispetto al prodotto/ai prodotti inclusi nello scopo di certificazione, in coerenza al livello di approfondimento scelto e verificato in sede di audit.
Aziende che hanno ottenuto la certificazione SFP:
Ecopneus: dal 2015 al 2018
NEXIVE: dal 2015 al 2018
Consorzio Casalasco del Pomodoro: dal 2016
Brandart: dal 2016 al 2017
ICAB la fiammante: dal 2016 al 2018
Hombre: dal 2017 al 2018
Accademia del mobile: dal 2017 al 31/7/2020
GINEFIV S.L (ES): dal 2017 al 2017